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Il Rowenta Tour e l’extreme ironing

27/01/2007 12572 lettori
4 minuti

Rowenta incontra l’extreme ironing e ne ricava una squisita manovra di marketing. Non ci sono solo il calcio, il basket, la pallavolo o lo sci: esistono anche degli “sport” minori, che già a definirli sport si fa fatica, ma che sono comunque degni di considerazione, sebbene possano fare un po’ sorridere per le loro singolari caratteristiche. Il fatto è che nella “pazza” Inghilterra sono capaci di inventarsi davvero qualunque cosa, e chi pensava che fosse uno sport bizzarro quello in cui si doveva spalare la neve e ammassarla in qualche punto, dovrà prendere coscienza che in giro esistono discipline agonistiche ancor più “fuori di testa”. Del resto, a certe idee non si può mai porre un limite. Un esempio eclatante è dato, appunto, dall’extreme ironing, che nonostante il nome altisonante non è altro – tradotto nella nostra lingua – che lo “stiraggio estremo”. In pratica, si tratta di uno sport dove il ferro da stiro (proprio lui!) la fa da padrone. Su www.extremeironing.com è possibile sapere di tutto e di più riguardo questa disciplina emergente, che consiste nell’effettuare prove estreme nelle situazioni più disparate e più assurde: è lì che scaturisce non solo la difficoltà, ma se vogliamo anche la bellezza del gioco, che Oltremanica sta già riscuotendo molto successo e conquistando numerosi adepti. Il sito ufficiale dell’extreme ironing, non senza una buona dose di ironia, classifica questa anomala competizione come “l’ultimo degli sport pericolosi”, che mette insieme i brividi forniti da un’attività estrema all’aperto e… la soddisfazione di avere una maglietta ben stirata. Come dire: uniamo l’utile al dilettevole. Ed è qui che arriviamo a parlare di Rowenta. Navigando su Extremeironing.com, l’occhio viene infatti colpito da un fantomatico “Rowenta Tour”: ottima operazione che mischia il divertimento con le tecniche di mercato, verrebbe da dire, visto che si tratta di un tour agonistico promosso dalla nota marca di ferri da stiro. Mica scemi! Spulciando le tappe del Rowenta Tour, si notano location soprattutto americane: Sud Dakota, Boston, e soprattutto – immancabile – quel fulcro di allegria e intrattenimento che New York, quando vuole, sa essere. Ma l’extreme ironing è riuscito ad andare anche oltre i paesi di lingua anglo-americana, tant’è vero che tra le sue “conquiste” si annovera persino il Paese del Sol Levante, leggi Giappone, che pure – come sappiamo – non è avulso da cose stravaganti e pratiche tanto eccentriche quanto apicali. Nello specifico, lo Stato asiatico vanta un portale interamente dedicato agli “ironists” di Tokio e dintorni, raggiungibile all’indirizzo www.exironingjapan.com. Non c’è che dire, questo extreme ironing è un grande esempio, oltre che di autoironia, anche di comunicazione. Rowenta l’ha capito e ha fiutato subito l’affare. Anzi, non sarebbe assurdo pensare che magari possa essere stata proprio questa azienda a promuovere uno sport del genere. Le foto presenti su Extremeironing.com sono esilaranti, e ci mostrano strani personaggi intenti a stirare nelle situazioni più impensate. C’è chi si sfida arrampicandosi sulle rocce, chi sceglie di combattere con il ghiaccio canadese e si cimenta nell’ice climbing, chi si improvvisa sub e tenta di stirare immergendosi non si sa quanti metri sotto il livello del mare, chi fa più o meno la stessa cosa ma si limita – con l’aiuto di un tubo e di una maschera “da amatori” – a mettere sott’acqua solo la testa, effettuando la prova all’interno di uno stagno… Insomma, ce n’è davvero per tutti i gusti. Il sasso è stato lanciato, e stavolta chi lo ha fatto non ha nemmeno ritratto la mano.

Massimo Giuliano
Massimo Giuliano

Ho collaborato con varie testate cartacee, tra cui Il Tempo e Intercity. La musica è il mio interesse principale: ho recensito cd e concerti per vari siti Internet (NotizieNazionali.net, L'isola che non c'era, Musicalnews.com) mentre oggi sono redattore di IlPescara.it, gruppo editoriale Citynews-Today. Mi sono occupato per anni anche di uffici stampa e comunicazione, collaborando inoltre da esterno con agenzie ed emittenti tv per realizzare servizi ad hoc.